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Calvario Pogba, rivelazione sconcertante | Tifosi Juve scioccati: quando rientra

Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato al termine della vittoria per 2-0 con l’Arsenal. Il tecnico ha usato parole poco tranquillizzanti sulla situazione del giocatore francese.

Paul Pogba si era infortunato in estate. In un primo momento aveva tentato la via conservativa, strada che non portò risultati. L’ex United ha quindi deciso di sottoporsi ad un’operazione, ma a quel punto per giocare il mondiale sarebbe servito un miracolo, miracolo che non è arrivato.

Paul Pogba con la Francia (LaPresse)

Il 31 ottobre scorso infatti, Rafaela Pimenta, agente del giocatore ed erede di Mino Raiola, emetteva un comunicato. “Dopo gli accertamenti medici di ieri e oggi a Torino e Pittsburgh, informiamo che Paul Pogba necessita ancora di tempo per recuperare dal suo intervento chirurgico. Per questo Paul non potrà giocare con la Juventus prima della sosta dei Mondiali né con la Nazionale francese in Qatar”, si legge nella nota diffusa dalla manager.
La Juventus aggiungeva: “Alla luce dei recenti accertamenti radiologici eseguiti al J Medical e del consulto effettuato a Pittsburgh dal Prof. Volker Musahl per la valutazione del ginocchio, Pogba necessita di proseguire il suo programma riabilitativo”.

Allegri: “Pogba non ha un metro in allenamento: non so quando rientrerà”

Allegri, dopo aver ricordato Sinisa Mihjalovic e Mario Sconcerti, ha fatto il punto sulla situazione in casa Juventus. “Chiesa ha avuto un affaticamento, ma è normale. Quando uno alza i ritmi dopo un infortunio del genere ha avuto è normale avere qualche problema, ho voluto non rischiarlo. Ci sarà per la gara del 27. Paul non ha ancora un metro in allenamento, non so dire come e quando rientrerà.

Questa è la verità, altrimenti tutti i giorni mettiamo su un teatrino su un calciatore che non ha ancora fatto un metro di corsa. Bonucci starà fuori non per troppo tempo, il 27 torna Cuadrado, che però avremo a disposizione solo dopo la Cremonese. De Sciglio dovrebbe essere a disposizione dal 27 in poi. Dispiace non poter fare affidamento su Pogba, spero di averlo il più presto possibile”.

Massimiliano Allegri (LaPresse)

Il tecnico bianconero fa il punto sui nazionali al Mondiale

“Danilo e Alex Sandro rientreranno il 27 con la squadra, Rabiot e gli argentini avranno qualche giorno in più di riposo perché domani giocano la finale. Kostic si è allenato bene a Torino, così come McKennie. Milik domani mattina sarà al lavoro, oggi è rientrato Szczesny. Stiamo rientrando tutti, in dieci o quindici giorni di riposo non perdi tanto la condizione. Anzi, a volte un po’ di riposo ci vuole”, ha rivelato il tecnico toscano.

Allegri non si è sottratto alle domande sul momento particolare vissuto alla Continassa. “La responsabilità è sempre la stessa, la parte sportiva non è mai cambiata: noi dobbiamo pensare solo ad allenarci a e vincere le partite. Agli altri aspetti ci penserà la società, come ha sempre fatto: la Juventus è uno tra i club più importanti al mondo, ha centovent’anni di storia e continuerà ad andare avanti. Dobbiamo continuare a lavorare bene, come stiamo facendo.

Stasera c’è stata la dimostrazione che la Juventus ha lavorato bene a livello di settore giovanili: hanno giocato molti ragazzi giovani, anche un 2005. Vanno saputi aspettare e fatti crescere”, ha specificato Allegri.

Andrea Agnelli e il compianto Sinisa MIhajlovic (LaPresse)

L’allenatore: “Nessuna ricaduta psicologica in campo”

La Juventus è al centro di tre indagini: penale a Torino, sportiva sia in sede Figc sia in ambito Uefa. Allegri però non vuole dare alibi. “Ricadute a livello psicologico? Assolutamente no. La parte sportiva non è stata toccata, ci spiace che il presidente non ci sia più perché sono legato a lui a livello affettivo. Abbiamo ancora più responsabilità e quindi dobbiamo metterci ancora più impegno per portare risultati.
Quando ricominceremo il campionato dovremo farci trovare pronti. Quello di stasera è stato un buon test, c’era il rischio di fare non bene: quando giochi in uno stadio del genere con tanti ragazzi è un rischio, ma si sono comportati bene e sono contento”, ha concluso il padrone della panchina bianconera.

 

Federico Di Placido

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