A far discutere in un mondo fatto di esternazioni stavolta è il silenzio di un grande giocatore. Mohamed Salah è finito nel mirino per non aver espresso sostegno al Marocco.
L’ex Roma, ritenuto il miglior calciatore musulmano, è stato fortemente attaccato, soprattutto sui social, per non aver mostrato vicinanza alla nazionale allenata da Walid Regragui.
Salah, 30 anni compiuti il 15 giugno, dal 2017 gioca con il Liverpool che lo acquistò dalla Roma per 42 milioni di euro. Contratto con i Reds fino al 2025, il mancino è arrivato quinto nell’ultima edizione del Pallone d’oro.
Le piattaforme sono state riempite di frasi poco carine nei confronti del talento di Nagrig. Silenzio, quello di Salah, continuato anche al rientro dalle sue vacanze. Insomma, all’ex Fiorentina viene imputata scarsa sensibilità verso le realtà del proprio continente e di pensare solo al Liverpool di Jurgen Klopp. Salah non ha preso parte al Mondiale perché il suo Egitto è stato eliminato dal Senegal.
Amr Adib, nota firma egiziana, ha cercato di dare una spiegazione a questa situazione. Il giornalista, durante la trasmissione ‘La historia’ su Mbc ha spiegato: “Sembra che Mohamed Salah pensi che il Marocco non lo abbia sostenuto con i voti all’ultimo Pallone d’oro. Salah è sempre dalla parte di tutti, ma sente che in questo caso non lo abbiano sostenuto e per questo ha risposto così”. Al momento dal gioiello di Klopp non sono arrivate reazioni, probabile che a Mondiale finito possa arrivare una sua dichiarazione.
Il Marocco, arrivando in semifinale contro la Francia, ha raggiunto il miglior risultato per una nazionale africana ai mondiali. In precedenza, il percorso delle altre sorelle si era fermato massimo ai quarti. Ricordiamo che ai nastri di partenza di Qatar 2022 c’erano anche Tunisia, Ghana, Camerun e Senegal.
La prima in ordine cronologico fu il Camerun nel Mondiale italiano del ’90. La squadra di Roger Milla non solo superò l’Argentina, raggiunse i quarti dove venne eliminata dall’Inghilterra del bomber Gary Lineker con una sua rete ai supplementari.
Nel 2002 a salire alla ribalta fu il Senegal, giunto fino ai quarti di finale. I Leoni di Teranga, così come il Camerun nel 1990, all’esordio i campioni in carica della Francia. Il sogno finì a causa della Turchia che ebbe la meglio grazie al golden gol realizzato al 94′ da İlhan Mansız, punta di riserva.
In Sudafrica 2010 il Ghana raggiunse ancora i quarti. Dopo l’1-1 nei tempi regolamentari – vantaggio di Muntari al 45′ +2′, pareggio di un altro ex interista, Forlan al 52′ – le Black Stars uscirono ai rigori. La Celeste realizzò quattro tiri dal dischetto, per il Ghana timbrarono solo Gyan e Adiyiah.
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