L’esonero di Stefano Pioli è un tema caldo per i tifosi del Milan. Non potrebbe essere altrimenti dopo aver perso il secondo derby nel giro di un mese, tra Supercoppa e Serie A, e aver eguagliato anche il triste primato di Vincenzo Montella con quattro ko di fila. Qualche tifoso sogna un tecnico dal carattere maggiormente europeo, qualcun altro il ritorno di qualche vecchia gloria, la decisione presa desta molto scalpore.
Non è l’anno dei rossoneri, il 2023 sta diventando una specie di via crucis. Tutti colpevoli, nessuno escluso. Da quelli che vanno in campo, fuori forma e quasi svogliatamente, a chi li manda in campo e spesso cambia senza ottenere grossi risultati.
Stefano Pioli è sul banco degli imputati, i tifosi del Milan pensano all’esonero. Sono passati i tempi dei cori ricalcando David Guetta, ora il malumore di San Siro – e in generale sui social – è cresciuto sempre più. Non è contenta nemmeno la dirigenza, considerando come la squadra sia calata di botto proprio a ridosso o quasi degli impegni in Champions League.
Come riporta Milan News, dunque, l’allenatore ha ora un giudizio da dover prendere in esame. Il quesito dei tifosi è se la squadra sia in grado di risalire la china, la partita vista ieri non ha dato grandi segnali di fiducia, tanto da ricalcare alla mente il paragone con una provinciale.
Maldini e Massara hanno fatto le loro valutazioni e sono più convinti che mai della loro scelta. Stefano Pioli rimarrà allenatore del Milan, non ci sarà l’esonero. Il tecnico resta al suo posto, non potrebbe essere altrimenti anche perché – sino a prova contraria – ha riportato lo scudetto nella sponda rossonera dopo undici anni.
Il tecnico rimane saldo in panchina, i numeri al momento sono però deficitari. Il gruppo rossonero, dopo la vittoria di Salerno e il pari contro la Roma, è in caduta libera. La fragilità difensiva è stata attenuata ieri sera, ma rimangono ancora dei casi spinosi.
Uno su tutti quello di Rafael Leao, una specie di carta che può ritorcersi contro. La fiducia a Pioli nel Milan e l’esonero rimandato sono dei segnali: la società sta dalla parte del tecnico, si schiererà con lui anche in caso di scontro frontale con l’attaccante portoghese. Un messaggio ai naviganti interni e anche ai top club, Stefano Pioli può avere tutta la massima libertà possibile con l’attaccante, anche quella di lasciarlo inizialmente in panchina.
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