Nonostante le giornate della serie A passino, siamo arrivati al 24° turno, il mercato non si ferma. Sta arrivando una punta.
In un momento economico così particolare, centrare la qualificazione ad una coppa Europea, Champions in primis, piuttosto che evitare una retrocessione, rappresentano una vittoria alla lotteria per alcuni club in particolare difficolta economica. In testa e in coda alla classifica della serie A, si lavora sul mercato per rafforzare le proprie rose.
Come noto, con la sessione di calciomercato chiusa lo scorso 31 gennaio, terminate anche le finestre per le sole cessioni, gli unici calciatori acquistabili sono quelli che si erano svincolati prima della suddetta scadenza della finestra invernale di mercato. Difficile che l’arrivo di un singolo giocatore possa cambiare il destino di una squadra in serie A, soprattutto mantenere la massima serie potrebbe essere questione di vita o di morte, sportivamente parlando.
Il calcio italiano è in piena involuzione economica. Se il provvedimento per dilazionare nei prossimi cinque anni quanto dovuto allo Stato in termini di imposte ha dato certamente fiato a tutte le società professionistiche, la cronica incapacità di generare ricavi fa sì che il provvedimento legislativo possa non essere sufficiente a molte dei sodalizi del massimo campionato
A dimostrarlo, il tentativo andato a vuoto, di inserire nel Decreto ‘Milleproroghe”, un emendamento per allungare, in modo unilaterale da parte dei club, l’attuale accordo sui diritti tv con Sky e Dazn. L’intesa, dal valore di 930 milioni a stagione, scadrà nel 2024, l’opzione caldeggiata dalla Lega di serie A, prospettava appunto la proroga al 2026. Il tentativo, dopo aver fatto breccia alla Camera dei Deputati, è stato bocciato in Senato. Allora per salvarsi meglio rischiare di investire sul mercato un paio di milioni ora, piuttosto che perderne molti di più finendo in serie B.
Tra le società che devono cecare disperatamente di salvarsi c’è l’Hellas Verona di Maurizio Setti. Gli scaligeri, dopo un inizio decisamente disastroso, hanno risalito la china in classifica. Tolto il ko dell’ultimo turno, 1-0 all’Olimpico con la Roma, la squadra allenata dal duo Zaffaroni-Bocchetti, nel 2023 aveva perso solo con l’Inter, 1-0 a San Siro il 14 gennaio. In graduatoria i veneti ora sono terzultimi a 17 punti, due in meno dello Spezia, a quattro lunghezze dalla Salernitana. Le reti segnate sono solo 20, proprio lì il Verona ha deciso di intervenire sul mercato, puntando su Jurgen Leonardo Locadia, 29 anni lo scorso 7 novembre, proveniente dall’Iran, dove ha giocato, nel Persepolis, fino allo scorso 1 gennaio.
Jurgen Leonardo Locadia si è formato in Olanda, nel settore giovanile della sua città Natale, Emmen. Alto 1,93, Locadia, dopo aver vestito in patria anche la maglia del PSV Eindhoven, nel 2018 è stato acquistato dal Brighton per ben 18 milioni. In Germania ha giocato con Hoffenheim e Bochum; una parentesi anche Usa, 2020-2021 con il Cincinnati. Con Thomas Henry out per tutta la stagione e Milan Djuric fermo per l’intervento al menisco, i soli Gaitch e Lasagna potrebbero non bastare per salvarsi. Il Verona deciderà a breve se chiudere l’affare per Locadia, attaccante che arriva dall’Iran.
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