Ancora un calciatore si è sentito male durante un match di campionato: non è l’unico caso degli ultimi giorni.
In questo momento molti club sono a riposo per lasciar spazio agli impegni delle nazionali. Tuttavia, qualcuno è ancora chiamato a scendere in campo. Proprio oggi pomeriggio è andato in scena un match che è finito al centro delle cronache non per lo spettacolo ma per quello che è stato il malore improvviso capitato ad uno dei protagonisti.
Tempestivo l’intervento dei soccorsi che ancora una volta è stato determinante per salvare la vita ad un atleta. L’ultima volta che c’era stata così tanta paura era stato in occasione degli Europei. Quella volta fu Christian Erikesn, durante Danimarca-Finlandia, a tenere il mondo con il fiato sospeso.
Proprio poche ore fa qualcosa di similare è successo anche in Italia. Durante il match di Serie C tra Taranto e Avellino. Solo che ad esser stato colpito da un malore improvviso non è stato un calciatore ma un tifoso.
Anche in quel caso grazie al pronto intervento dei medici, l’interessato è stato soccorso e ha potuto raccontare l’accaduto. Ma, ovviamente, la paura non è mancata. Specialmente perché episodi così se ne sono presentati diversi nel periodo recente.
L’ultimo è capitato in Spagna durante il match tra Cordoba e Racing de Ferrol. Questa volta, però ad accusare il malore è stato uno dei calciatori. Precisamente Dragisa Gudelj, fratello del più noto Nemanja Gudelj.
Fortunatamente la paura è passata, sono bastati pochi minuti ai medici del club per rimettere in piedi il giocatore che, stando alle immagini della sfida, avrebbe persino voluto continuare la sfida. Ma la decisione presa è stata un’altra.
Il calciatore è naturalmente stato portato in ospedale per accertamenti ma la partita non è più ripresa. Il direttore di gara, piuttosto, ha preferito sospendere il match. Dopo lo spavento e il malore, si ripartirà dall’1-1. Ma il risultato, in momenti come questi, passa in secondo piano.
Fortunatamente il personale specializzato, con fare attento, ha immediatamente preso in mano la situazione evitando il peggio. A Gudelj e alla sua famiglia rimane lo spavento ma la paura, per quello che poteva essere, ha lasciato spazio alla gioia. Tanti i messaggi d’affetto nei suoi confronti da parte dei colleghi e degli addetti ai lavori.
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