La Serie A può presto cambiare pelle e vivere una rivoluzione totale: ci saranno meno squadre e uno spareggio, ecco tutte le novità del caso.
Da tempo si parla della possibile riforma che può cambiare la Serie A e renderla più affascinante per i tifosi e più appetibile per le televisioni e gli sponsor. Sarà importante riuscire a dare una “rinfrescata” al calcio italiano che, in questo momento, rischia di diventare sempre più povero.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha intenzione di muoversi in questo senso e dare più di una novità al campionato di Serie A, già a partire dalla prossima stagione.
La Serie A viaggia spedita verso un futuro diverso. Da anni si parla di possibili riforme, di novità per il campionato e per tutte le squadre partecipanti, per cercare di equiparare il valore del calcio italiano a quello dei campionati europei più importanti. Sarà necessario apporre delle modifiche per permettere ai club di guadagnare di più e accrescere i valori delle rose.
Il campionato di Serie A sta perdendo appeal di anno in anno e lo si può verificare facilmente con gli accordi per i diritti televisivi, che sono sempre più bassi.
La riforma della Serie A prenderà il via il prossimo marzo per cancellare il “diritto di intesa” e modificare i tornei.
La riforma della Serie A e degli altri campionati italiani sarà necessaria per permettere al calcio di diventare sempre più sostenibile e ricco, così da permettere lo sviluppo di uno spettacolo maggiore.
Gabriele Gravina accelera sulla riforma del calcio. Il presidente della FIGC ha convocato un’assemblea straordinaria per l’11 marzo con un punto fondamentale all’ordine del giorno: l’eliminazione del “diritto di intesa”. Cos’è? È il meccanismo previsto dall’articolo 27 dello Statuto della Federcalcio che permette a una singola Lega di bloccare la decisione dell’assemblea anche se presa con il 75% dei consensi, la maggioranza qualificata necessaria per cambiare numero di squadre, promozioni e retrocessioni.
“Se entro quattro mesi le componenti riusciranno a trovare l’accordo per la riforma ben venga, altrimenti, togliendo “il diritto di intesa”, sarà l’assemblea straordinaria, a procedere a una scelta strategica di riforma“, ha annunciato Gravina in FIGC.
Secondo quanto riferisce Tuttosport, l’obiettivo non è ridurre il numero di squadre ma si punta soprattutto ad arrivare a meno retrocessioni. Potrebbero passare da tre a due le retrocessioni dalla Serie A alla Serie B o potrebbe essere introdotto uno spareggio tra terzultima di A e terza di B sul modello di quanto accade all’estero.
Tutto ancora in corso di decisione e a marzo si conoscerà finalmente il tipo di “nuovo calcio” a cui andremo incontro.
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