Il club capitolino ha definitivamente avviato una nuova era con l’arrivo di Gasperini e del cavallo di ritorno Massara: ecco il primo colpo
Forse, a giudicare dallo straordinario cammino nel girone di ritorno – che la formazione giallorossa avrebbe chiuso virtualmente in testa – non sarebbe servita una vera e propria rivoluzione. La splendida quadratura del cerchio trovata da mister Ranieri ha di fatto modificato i giudizi su diversi componenti della rosa, rivalutati alla luce dei risultati ottenuti.
La convinzione che però ha preso piede nella Capitale – un’interpretazione diffusa anche nell’etere romano – è che gran parte dei meriti siano (stati) ascrivibili alla figura di Sir Claudio, la cui mano magica avrebbe consentito di arrivare perfino a sognare un posto in Champions, obiettivo per il quale la Roma ha lottato fino all’ultima giornata.
Considerando però l’annunciata, e poi mantenuta, promessa di lasciare il timone della squadra a fine anno, il club dei Friedkin ha dovuto azzerare tutto, mettendosi a caccia (una ricerca durata mesi, che ha assunto i contorni di una vera e propria telenovela) di un nuovo condottiero per avviare una nuova era di soddisfazioni e successi.
La scelta, come noto, è caduta su Gian Piero Gasperini, l’artefice del miracolo Dea, un tecnico che negli ultimi anni ha incantato l’Italia intera e l’Europa. Come se non bastasse un tale radicale cambiamento nella filosofia di gioco (molto diversa da quella del predecessore, che pure affiancherà il Gasp fungendo da collante con la società e con la squadra), il club di Trigoria ha deciso di cambiare anche il DS, separandosi dal francese Florent Ghisolfi e abbracciando Frederic Massara, che già in passato aveva lavorato, al fianco di un certo Walter Sabatini, per i giallorossi.
Nell’ottica di rinforzare il reparto offensivo, la cui permanenza di Artem Dovbyk resta comunque in dubbio, la Roma potrebbe pescare una vecchia conoscenza del tecnico di Grugliasco.
Già di proprietà dell’Atalanta, con cui ha giocato un totale di 15 gare con un gol fatto da gennaio a giugno del 2022, Roberto Piccoli è stato dirottato in prestito in varie squadre prima di trovare la sua consacrazione in quel di Cagliari.
10 preziosissimi gol nella stagione appena conclusa hanno contribuito enormemente alla salvezza dei sardi, che possono vantare un diritto di riscatto sul bomber fissato a 12 milioni. L’intenzione del patron Giulini potrebbe anche essere quella – come sottolineato dal portale ‘Tuttocagliari.net’, di acquisire a titolo definitivo il bergamasco per poi magari rivenderlo ad un prezzo maggiorato ad una delle società blasonate di A che già hanno chiesto informazioni su di lui.
Tra queste, la Roma sembra essere in pole position. Qualora i rossoblù non esercitassero il riscatto su Piccoli, Massara busserebbe subito alla porta del collega D’Amico per strappare un sì che consentirebbe ai giallorossi di ridisegnare, partendo da un attaccante italiano, il proprio attacco.
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