Penalizzazione Juve, novità importante: ecco cosa sta succedendo

Mentre la Juventus prosegue la rincorsa Champions in campionato, stasera ha battuto a San Siro l’Inter 1-0, i suoi legali hanno calato l’asso per l’inchiesta Prisma.

La Juventus lo scorso 20 gennaio è stata penalizzata di 15 punti dalla Corte Federale d’Appello Figc. Alla sanzione i legali hanno fatto istanza al Collegio di Garanzia dello Sport che si occuperà della fattispecie dal prossimo 19 aprile.

Fabio Paratici e Andrea Agnelli
Fabio Paratici e Andrea Agnelli

Non bastassero i guai con la giustizia sportiva, la Juventus è accerchiata anche da quella ordinaria. Tutto i suoi guai sono nati dall’inchiesta della Procura di Torino denominata Prisma. I fatti emersi dall’ordinanza di ben 14000 pagine da parte degli inquirenti sabaudi, ha infatti reso possibile la revisione del processo sulle plusvalenze fittizie. Il primo processo infatti nel maggio 2022 si era concluso con il proscioglimento della Juventus e dei tesserati deferiti, dopo la revisione sono arrivati i 15 punti di penalizzazione.

Juve e la giustizia: dal Collegio di Garanzia all’udienza preliminare

La Juventus al Collegio di Garanzia, dal prossimo 19 aprile, combatterà una battaglia importante per vedersi annullata o almeno ridotta parzialmente la penalizzazione. La Cassazione dello Sport non entra nel merito, quindi potrà fare tre cose: rigettare integralmente il ricorso; annullarlo del tutto senza rinvio; accogliere l’istanza parzialmente, rinviando gli atti alla Corte d’Appello Federale per motivare meglio il dispositivo, un modo per dire di ridurre la penalizzazione.

Paratici era l'uomo mercato di Agnelli, al centro dell'indagine sulle plusvalenze
Fabio Paratici

A livello di giustizia ordinaria invece, il 27 marzo si terrà l’udienza preliminare davanti al Gup di Torino che deciderà del destino di tutti gli imputati, tra cui figurano anche l’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli e l’ex direttore sportivo, Fabio Paratici. I legali della Juventus però hanno da tempo fatto un’istanza che potrebbe cambiare l’intero iter del processo.

Inchiesta Prisma: chiesto il cambio di sede

La Juventus, nel mirino potenziale della Uefa che potrebbe anch’essa aprire un fascicolo per violazioni disciplinari, aspetta il 27 marzo per capire che fine farà l’inchiesta Prisma. Come ricorda calcioefinanza.com, il Gup di Torino dovrà esprimersi anche sulla competenza di Torino a giudicare i fatti oggetto dell’indagine. Secondo i legali della Juventus, essendo il club quotato in Borsa, il processo dovrebbe tenersi a  Milano. In subordine i difensori della Juventus indicano Roma, dove fisicamente si trovano i server di Piazza Affari, sede appunto della Borsa.

Inchiesta Juventus: la palla potrebbe finire alla Cassazione

Secondo le carte prodotte dalla Juventus per spostare il processo Prisma, il gup potrebbe dichiararsi non competente sulle questione della territorialità, girando tutte le carte alla Corte di Cassazione. Decisione che dipenderebbe da un nuovo istituto figlio dalla Riforma Cartabia, ex ministro della Giustizia ed ex presidente della Corte Costituzionale. Se davvero si rendesse necessario questo ulteriore passaggio i tempi si dilaterebbero di altri 60/90 giorni. Se la Cassazione decidesse di spostare il processo in altre sede, si ricomincerebbe da capo. Per la gioia, almeno fino a nuova pronuncia, di tutto il mondo Juventus.

 

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