Momenti di tensione per l’ex Inter, che è stato minacciato di morte da un tifoso della sua squadra a fine partita
Ci sono cose nel calcio che non dovrebbero minimamente capitare ma che invece, in un modo o in un altro, capitano sempre, macchiando indelebilmente questo nobile sport. Questa volta si parla di minacce di morte ad un ex calciatore dell’ex. Un atto deplorevole, che non ha scusanti a prescindere dall’andamento stagionale della squadra o del calciatore stesso.
Purtroppo, anno dopo anno si assiste sempre di più ad episodi del genere che fanno vivere attimi di terrore ai calciatori. L’ultimo episodio alquanto assurdo si è registrato in Bundesliga all’ex calciatore dell’Inter, Robin Gosen. Ebbene sì, l’esterno tedesco è stato vittima di minacce da parte di un tifoso dell’Union Berlino, facendogli vivere così attimi di angoscia.
Certo, rispetto alla passata stagione l’Union Berlino non sta ottenendo grandi risultati in campionato e il 13° posto in campionato con soli 24 punti lo dimostrano. Così come i soli 2 punti conquistati in Champions League sono stati alquanto deludenti per una squadra che puntava almeno ad arrivare terza e quindi in Europa League.
Nonostante ciò, quanto accaduto a Robin Gosens non è giustificabile anzi, è condannabile perché va a macchiare ulteriormente il calcio a livello mondiale. Lo stesso calciatore tedesco ha voluto raccontare quanto accaduto ai canali ufficiali dell’Union Berlino: “Dopo la vittoria per 1-0 con il Wolfsburg mi sono fermato con alcuni tifosi che mi avevano chiesto foto e autografi. Uno di questi aveva un volto familiare, ma inizialmente non sono riuscito a inquadrarlo. Quando sono salito in macchina per tornare a casa ho avuto l’illuminazione“.
Ebbene sì, l’ex esterno dell’Inter aveva fatto mente locale ed aveva capito di chi si trattava: “Era lo stesso ragazzo che dopo la partita col Mainz mi aveva augurato la morte perché secondo lui, durante una contestazione dei tifosi, avevo un’espressione sbagliata. Mi scrisse che io e la mia famiglia meritavamo la morte e che non c’era bisogno di persone come me su questa terra. Mi guardo il profilo delle persone che mi augurano la morte, per questo l’ho riconosciuto“.
Dunque, a prescindere dall’andamento stagione di una squadra o di un calciatore, si deve smettere di assumere tali atteggiamenti nei confronti dei giocatori, ricordandosi sempre che il calcio è un gioco è che bisogna pertanto prenderlo come tale.
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