A partire da ieri pomeriggio il Milan sarebbe finito al centro di un’indagine della Procura di Milano che potrebbe presto avere delle conseguenze importanti sulla stagione ed il futuro del club rossonero.
Si starebbe infatti iniziando a parlare di penalizzazioni pesanti sia a livello nazionale ed internazionale per il diavolo, che prima in Ivan Gazdisi e poi i Giorgio Furlani avrebbe violato alcune norme FIGC e UEFA. Il rischio che dall’indagine dei pubblici ministeri possa uscire qualcosa di gravoso contro il Milan è alto, ma le parti in causa coinvolte sembrerebbero essere abbastanza tranquille, come confermato dal comunicato rilasciato nella serata di ieri da uno dei rappresentati di Elliot.
Quello di ieri è stato un pomeriggio movimentato per tutto l’ambiente Milan, considerata l’inaspettata visita della Guardia di Finanza, che irrotta a Casa Milan ha perquisito la sede rossonera alla ricerca di qualche documento contabile che potesse incastrare Ivan Gazidis e Giorgio Furlani, l’ex ed attuale CEO del diavolo, ai quali sono stati perquisiti fra l’altro anche telefoni e computer.
L’accusa principale è che questi due dirigenti rossoneri, dall’alto delle loro funzioni, abbiano ostacolato l’attività della FIGC di “vigilanza sui requisiti di legge delle società padrone di squadre di calcio“ con l’obiettivo di, a quanto pare, mascherare il fatto che in realtà il Milan sia ancora nelle mani del fondo americano Elliot e non di RedBird, che fino ad oggi sarebbe valso da semplice proprietario teorico.
Da verificare un’accusa (pesante) del genere, perché se così fosse il club rossonero andrebbe incontro a pesanti penalizzazioni non solo della FIGC ma anche della UEFA, considerato il fatto che si sarebbe eventualmente violato l’articolo 5 regolamento UEFA, quello che vieta ad una proprietà di controllare più club iscritti ad una stessa competizione europea.
Qualora le accuse contro il Milan dovessero risultare essere fondate, la storica società rossonera rischierebbe una serie di penalizzazioni sia in ambito nazionale che internazionale.
Patendo dai discorsi legati alla FIGC, a Giorgio Furlani e al suo predecessore Ivan Gazidis è contestato il reato di ostacolo dell’attività di vigilanza della Federazione, che comporterebbe la violazione del Codice di giustizia sportiva federale, e più nello specifico dell’articolo 32 comma 5 al quale si aggiungerebbe anche l’articolo 4. Nel primo caso, che a che vedere con i “Doveri e divieti in materia di tesseramenti, trasferimenti, cessioni e controlli societari”, il Milan potrebbe essere punito con un ammenda o una penalizzazione di uno o più punti in classifica. Anche nel secondo caso, ovvero quello legato all’articolo 4, che obbliga tutti i soggetti coinvolti nel mondo federale a osservare “i principi di lealtà […]” si rischia ammenda o penalizzazione.
Per quanto riguarda invece una possibile penalizzazione in ambito UEFA, qualora dovesse essere confermata questa condotta condotta fraudolenta, ai senti dell’articolo 5 la UEFA potrebbe escludere il Milan e il Lille dalle coppe Europee.
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