L’attesa dell’esordio, i dubbi sul ginocchio, l’entusiasmo dei tifosi. Poi una convocazione che cambia tutto e apre una finestra d’inverno fatta di rischi e assenze
Victor Boniface ha completato le visite mediche con il Milan. Gli esami sono stati più lunghi del previsto per via dei problemi al ginocchio, ma se non emergeranno altre complicazioni il tesseramento si potrebbe anche concludere. L’attaccante nigeriano potrebbe essere già sugli spalti di San Siro contro la Cremonese e puntare all’esordio nella seconda giornata di campionato.
Boniface non è un nome qualunque. In Germania ha segnato con continuità e in Serie A può diventare un colpo di spessore. Restano però i dubbi: gli infortuni che ne hanno frenato la crescita e un temperamento che in passato ha fatto discutere.
Il Milan ha scelto di guardare oltre, convinto che il potenziale tecnico valga il rischio. Niente calcoli, nessun freno: il nuovo numero 9 è pronto a prendersi il suo spazio.
Il vero ostacolo non è legato al presente, ma a quello che arriverà a gennaio. Per settimane si era parlato di una sua esclusione dalla nazionale, di rapporti tesi con il commissario tecnico. Una voce che lasciava respirare il Milan, convinto di non dover rinunciare a lui durante la Coppa d’Africa.
Oggi la conferma ufficiale dice il contrario: Boniface è stato convocato dalla Nigeria insieme ad altri protagonisti della Serie A come Lookman e Osimhen.
Le Super Eagles hanno un attacco ricchissimo e non è detto che l’ex Bayer Leverkusen trovi molto spazio in campo. Ma per i rossoneri conta poco: a gennaio Boniface rischia comunque di lasciare Milano per un mese intero. E questo significa perdere il punto di riferimento offensivo nel cuore della stagione, quando il campionato entra nella fase più calda.
La Coppa d’Africa è da sempre un problema per i club europei. Spezza i piani, toglie uomini chiave e obbliga gli allenatori a soluzioni d’emergenza. Stavolta tocca al Milan, che si ritrova a fare i conti con un’assenza potenzialmente pesante. Senza Boniface, le alternative non sono molte e la società dovrà pensare a come gestire un buco che può costare caro.
L’entusiasmo per l’arrivo del nigeriano è forte, ma accanto alla speranza di gol e spettacolo resta l’incognita del suo futuro a breve termine. La prima vera sfida per il Milan non sarà il debutto, ma il momento in cui il nuovo attaccante dovrà volare via.
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