Il presidente della Lega commenta lo scandalo: “Questa storia non mi fa dormire la notte”

Non solo la Juventus al centro di uno scandalo che potrebbe mettere a rischio il suo futuro in Europa. Un’altra big è nel mirino della giustizia.

In questo caso non stiamo parlando né di trucchi di bilancio, né di irregolarità inerenti fatti avvenuti in campo. La questione riguarda una fattispecie ancora più grave: corruzione ad un dirigente arbitrale.

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I fatti oggetto degli accertamenti, sia della giustizia ordinaria sia dell’ordinamento sportivo, riguardano circa sette milioni di euro che in diverse tranche, sarebbero stati bonificati ad un ex dirigente della federazione arbitrale del paese in oggetto. Stiamo parlando di una delle leghe più importanti in Europa.

Corruzione e Liga: ecco cosa è successo

La vicenda della corruzione in Spagna è emersa grazie ad un’indagine della Finanza spagnola che ha fatto emergere intercettazioni, scritte e audio. Dalle stesse si intuisce come effettivamente ci sia stata dazione di denaro. In particolare, il club che rischia l’esclusione della Champions, avrebbe pagato il destinatario, facendo passare i soldi sui conti di una sua società chiamata Dasnil. Denaro incredibilmente fatturato.

Javier Tebas, presidente della LIga.

L’ex dirigente arbitrale è stato ascoltato dal Fisco spagnolo nell’ottobre 2021, giustificando in modo bizzarro i motivi per i quali era stato pagato, le ragioni della corruzione. ‘Il mio compito era quello di esprimere la mia opinione sulle partite in termini di arbitraggio e giocatori, soprattutto nel caso in cui il club si ritenesse svantaggiato. Era una consulenza tecnica. Il club voleva solo assicurarsi che non venissero prese decisioni contro il club, che tutto fosse neutrale e non ci fossero favori verso le altre squadre”, ha dichiarato al Fisco Enriquez Negreira, all’epoca dei fatti- risalenti già al 2016 – numero due degli arbitri spagnoli. Il club che lo pagava era il Barcellona.

Barcellona e corruzione arbitrale: la prescrizione sportiva

Incredibile a dirsi, secondo la giustizia sportiva spagnola, i fatti di corruzione e illecito si prescrivono in tre anni. Ovvero, se una squadra della Liga, come il Barcellona in questo caso, viene presa con le mani nella marmellata, basta che il fattaccio sia stato commesso tre anni prima e tutto fila liscia. Non è così per la Uefa  e la Fifa però, i cui codici possono andare oltre quello della singola nazione, decidendo di escludere il Barcellona dalla Champions.

Il presidente della Liga: “Scandalo peggiore del nostro calcio”

Non si mette bene per il Barcellona. Javier Tebas, presidente della Liga, parlando a Marca ha espresso la sua preoccupazione per il caso Barcellona-Negreira. “E’ il più grave problema di reputazione e integrità della competizione che ci sia mai capitato nel nostro calcio. Così come posso dormire bene? La società trasmette tranquillità, ma che lo faccia per tutti: servono spiegazioni, perché dovrebbero essere preoccupati. Un’ora e mezza dopo l’uscita della notizia il Barcellona si è giustificato dicendo che lo fanno tutti. Quelle non sono spiegazioni”, ha tuonato Tebas. “La questione è molto seria, ma va distinta in due questione: un conto è comprare gli arbitri, e io penso che non sia successo dato che non ci sono prove, un altro è pagare per influenzare le decisioni. Questa è comunque una condotta gravissima. Per noi è un problema, dobbiamo agire rapidamente”, ha aggiunto il numero uno del calcio spagnolo, come riporta alfredopedulla.com.

Tebas: “Non è una stron***a. Non so se il Barca farà la Champions…”

Tebas è seriamente preoccupato per il caso corruzione che coinvolge il Barcellona. Ne va dell’immagine della Liga, con una potenziale ricaduta economica pesantissima. “La FIFA? Ha già sanzionato alcune squadre spagnole, è molto difficile che possa arrivare a togliere dei punti, deve essere un organo nazionale a farlo. Ma sono certo che la FIFA interverrà”, ammette ancora Tebas. “Se parlo del caso Negreira con l’UEFA? Parlo poco di questo. Però esistono delle regole e questa non è una stronzata. Non so se il Barcellona potrà partecipare alla prossima Champions, dipende da loro”, ha conluso mestamente il dirigente.

 

 

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