L’ex tecnico della Juventus, Thiago Motta, ha detto di no: salta il ritorno in panchina dell’allenatore italo-brasiliano
Missione compiuta. A Igor Tudor, successore dell’esonerato Thiago Motta, era stato chiesto di traghettare la nave bianconera nell’Europa che conta, ovviamente la Champions League. E così è stato. Seppure con qualche inatteso brivido e grazie a un rigore apparso a qualcuno ‘generoso’ la Juventus ha superato per 3-2, al ‘Penzo’, il Venezia, retrocesso in Serie B, respingendo l’assalto della Roma, vittoriosa per 2-0 sul campo del Torino.

Il campionato è terminato ma per i bianconeri non è ancora arrivato il ‘rompete le righe’ dal momento che la Juventus sarà una delle due rappresentanti del calcio italiano (l’altra è l’Inter) al ricchissimo Mondiale per club (la vincitrice intascherà una somma che potrà arrivare fino a 117 milioni di euro), in calendario dal 14 giugno al 13 luglio e ospitato negli Stati Uniti.
Ebbene, come ribadito da Cristiano Giuntoli al termine del match contro i lagunari, a guidare i bianconeri nel Mondiale per club sarà proprio Igor Tudor che, quindi, ha ancora una panchina, al contrario del suo predecessore, Thiago Motta, il cui ritorno in panchina salta dato che ha detto di ‘no’.
Sirene arabe per Thiago Motta ma l’ex tecnico bianconero temporeggia
Iniziata sotto i migliori auspici, anche in considerazione di un sontuoso mercato estivo durante il quale sono stati investiti circa 200 milioni di euro, l’avventura di Thiago Motta alla Juventus si è conclusa bruscamente lo scorso marzo. Esonerato durante la sosta per le Nazionali e dopo la debacle in casa della Fiorentina, il tecnico italo-brasiliano è ancora sul libro paga dei bianconeri fino al 30 giugno del 2027.
A dispetto della negativa esperienza sulla panchina bianconera, all’ex allenatore del Bologna non mancano gli estimatori. Di recente, ad esempio, si è parlato di un interessamento del Tottenham mentre in Italia il suo nome è stato accostato all’Atalanta, al Milan e alla Roma.

Tuttavia, forte di un contratto ancora in essere, Thiago Motta vuole vagliare attentamente tutte le opzioni prima di prendere una decisione definitiva tant’è vero che, secondo quanto raccolto da Calciomercato.it, la sua reazione ad alcuni sondaggi di club arabi effettuati, nelle scorse settimane, per il tramite un intermediario internazionale è stata alquanto tiepida.
In pratica, il 42enne ex bianconero vuole attendere, seduto sulla sponda del fiume (il Po?) così come recita un noto aforisma di Confucio, gli sviluppi del valzer delle panchine in Europa prima di prendere in considerazione eventuali proposte dall’Arabia. D’altra parte, tra Serie A e campionati esteri non sono poche le panchine ‘scoperte’, di conseguenza prendere una decisione affrettata potrebbe non rivelarsi la più brillante delle idee.