La Serie A ha appena chiuso i propri battenti e già si fa un gran parlare di quello che può succedere l’anno prossimo. Una bomba sulla classifica sconvolge tutti i tifosi
Ci sono degli aspetti, anche economici, che uno non considera mai quando guarda la classifica di Serie A. Non sempre conta vincere lo Scudetto o andare in Champions League, ma anche guadagnare una semplice posizione può fare la differenza. Sapete quanto vale?

Tutti guardano al Napoli campione d’Italia come alla società più ricca in assoluto per quanto ricevuto quest’anno grazie al successo in campionato. In realtà il piazzamento Champions, ambitissimo dalle big, è anche più remunerativo, perché offre lo stesso introito dalla partecipazione europea dell’anno successivo, ma garantisce ai presidenti la salvezza di non dover pagare i premi del tricolore, di solito molto alti, soprattutto per chi non è abituato a vincere.
Quando si fanno questi ragionamenti non c’è molto di calcistico e sportivo, ma sappiamo che nel mondo del pallone odierno le squadre sono aziende e la differenza la fanno i conti alla fine dell’anno. Di certo Conte e De Laurentiis non stanno pensando a questo, ma solo a festeggiare il quarto titolo della storia partenopea. Ma quanto prendono le squadre di Serie A in base al loro piazzamento in classifica. In base ai diritti televisivi, che garantiscono gran parte del jackpot, vengono spartiti gli introiti e c’è da rimanere sorpresi.
Bomba sulla classifica di Serie A: tifosi sconvolti
La ripartizione dei proventi da diritti tv della Lega Serie A viene effettuata sulla base di criteri precisi imposti dalla Legge Melandri e prevede una distribuzione delle risorse provenienti dalla commercializzazione delle partite in base a diversi criteri. Il 50% è diviso alla pari per tutte le partecipanti. Poi si passa al 28% in base ai risultati sportivi (11,2% legato alla classifica dell’ultimo campionato, 2,8% legato ai punti nell’ultimo campionato, 9,33% legato agli ultimi 5 campionati precedenti all’ultimo e 4,67% legato ai risultati storici).

Il 22% in base al radicamento sociale (di cui l’1,1% legato al minutaggio dei giovani, il 12,54% legato agli spettatori allo stadio e l’8,36% legato all’audience tv). Chiaro quindi che le grandi piazze sono avvantaggiate e le tre grandi del Nord in tal senso dettano legge. Dietro di loro ci sono Napoli e Roma, quasi a braccetto e via via tutte le altre.
Considerando questi criteri, la posizione finale in classifica incide direttamente per quanto riguarda circa l’11% dei ricavi totali. Per la stagione 2024/25, il valore complessivo legato esclusivamente al piazzamento in classifica è stato stimato in circa 100 milioni di euro. Al Napoli sono andati 15,7 milioni di euro, all’Inter seconda 13,2 milioni e all’Atalanta terza 11,3 milioni. Il quarto classificato, ovvero la Juve, ha ricevuto 9,4 milioni, mentre per la Roma, quinta, 8,1 milioni. Il sesto posto della Fiorentina è valso 6,9 milioni e il settimo della Lazio 5,6 milioni. A chiudere il cerchio, il Monza ultimo, con soli 0,3 milioni per il ventesimo posto.