Ogni stagione di Serie A è una sfida a sé, ma per le squadre di fascia medio-bassa l’obiettivo resta sempre lo stesso: restare nella massima categoria. Farlo non è mai semplice. Servono programmazione, attenzione al mercato, gestione oculata delle risorse e la capacità di resistere alle inevitabili pressioni quando i risultati non arrivano. Alcuni club negli ultimi anni hanno dimostrato di saper affrontare questo compito con metodo, riuscendo non solo a salvarsi ma anche a migliorarsi gradualmente.
Tra queste realtà troviamo ad esempio Udinese e Torino, formazioni ormai esperte nel navigare le acque della Serie A. Ci sono poi modelli più recenti come quello del Como, che punta in alto grazie a investimenti mirati, e casi di crescita vertiginosa come Atalanta e Bologna, che hanno saputo trasformarsi da squadre in lotta per la salvezza a protagoniste nella corsa all’Europa.
Cagliari, una terza stagione per confermarsi
Siamo all’alba della terza stagione consecutiva in Serie A per il Cagliari, che negli ultimi due campionati ha dimostrato di poter affrontare con solidità la massima serie. Sedicesimo posto nel 2023/24, quindicesimo nel 2024/25: due salvezze conquistate con lucidità e organizzazione.
Dopo un’annata tutto sommato positiva sotto la guida di Davide Nicola, la società sarda ha deciso di intraprendere una strada che mescola continuità e coraggio: affidare la prima squadra a Fabio Pisacane, ex difensore rossoblù e reduce dall’esperienza alla guida della Primavera. Una scelta che punta a mantenere il legame con la storia recente del club, valorizzando un tecnico giovane ma già ben radicato nell’ambiente.
Pisacane avrà il compito di consolidare quanto di buono fatto, puntando a un’ulteriore crescita. La rosa, pur non potendo contare su budget stellari, verrà rinforzata con acquisti mirati, in grado di aumentare il livello qualitativo senza stravolgere l’equilibrio dello spogliatoio. In questo contesto, per i tifosi e gli appassionati è consigliato rimanere aggiornati sulle ultime notizie del calciomercato del Cagliari su siti come Cagliari Calcio News, dove ogni giorno emergono dettagli su trattative e strategie societarie. L’obiettivo dichiarato è chiaro: salvarsi senza affanni e gettare le basi per un futuro in cui il Cagliari non sia visto soltanto come una squadra da zona salvezza, ma come una presenza stabile in Serie A.
Udinese e Torino, le certezze
Se per il Cagliari l’obiettivo è confermarsi, per Udinese e Torino la permanenza in Serie A è diventata una costante quasi scontata.
L’Udinese, grazie a una rete di scouting internazionale di altissimo livello, riesce ogni anno a inserire in rosa giocatori di talento a costi contenuti, valorizzandoli e rivendendoli a cifre importanti. L’ultima stagione in Serie B risale al 1994/95. La gestione del club friulano è uno degli esempi più solidi di equilibrio tra competitività e sostenibilità economica. Nonostante cambi di allenatore e inevitabili cessioni eccellenti, l’ultima quella di Lorenzo Lucca al Napoli, la squadra riesce sempre a mantenere un rendimento costante, costruendo salvezze tranquille ben prima della fine della stagione.
Il Torino, dal canto suo, si trova ormai nella massima serie dalla stagione 2012/13. I tifosi vorrebbero che la società provi ad alzare l’asticella ma, almeno per il momento, la dimensione del club granata è quella di metà classifica. Dopo un anno lineare con Vanoli, Cairo ha deciso di cambiare guida tecnica affidandosi a Baroni, reduce dall’avventura con la Lazio. Il Toro ha perso il suo perno a centrocampo Samuele Ricci, ma ha rinforzato molto il pacchetto offensivo con Ngonge e Simeone. In più, l’allenatore granata potrà contare quest’anno anche sul rientro dall’infortunio di Duvan Zapata.
Atalanta e Bologna, dalla salvezza all’Europa
Se si cercano esempi concreti di come una società possa trasformare le proprie prospettive, Atalanta e Bologna sono due casi emblematici. Fino a pochi anni fa, entrambe le squadre lottavano per salvarsi, spesso fino alle ultime giornate. Poi, grazie a una gestione societaria forte, a un progetto tecnico chiaro e a figure competenti in ogni area del club, la loro storia è cambiata.
L’Atalanta, sotto la guida di Gasperini, ha rivoluzionato il proprio stile di gioco, diventando una delle squadre più spettacolari e temute d’Europa. Le qualificazioni in Champions League e il costante piazzamento nelle zone alte della classifica sono il risultato di un lavoro di anni, basato su scouting, valorizzazione dei giovani e investimenti mirati. Dopo l’addio del Gasp, che ha firmato con la Roma, la Dea ha scelto di puntare su un suo allievo con idee molto simili. A guidare i bergamaschi dalla prossima stagione ci sarà Juric, in cerca di rilancio dopo le esperienze con Roma e Southampton.
Il Bologna, invece, ha compiuto la sua scalata più di recente. Con Thiago Motta prima e adesso con Vincenzo Italiano, i rossoblù hanno messo insieme gioco brillante, risultati e una solidità che mancava da tempo. Oggi possono guardare alla zona Europa come a un obiettivo realistico, non più un sogno lontano. Negli ultimi anni il club emiliano è riuscito a centrare una storica qualificazione in Champions League e a vincere una Coppa Italia, trofeo che mancava da 51 anni. Questi due esempi dimostrano che il salto dalla lotta salvezza alla lotta per l’Europa non è impossibile: richiede visione, pazienza e la capacità di fare scelte coerenti.