Dai borseggiatori in sala mensa ai piloti di caccia: i gesti clamorosi del tecnico che le pensa tutte

Un tecnico si sta distinguendo dai colleghi per le sue trovate bizzarre: dopo i borseggiatori durante una cena di squadra, arrivano i piloti dei caccia

Allenatore che dà indicazioni
Dai borseggiatori in sala mensa ai piloti di caccia: i gesti clamorosi del tecnico che le pensa tutte – Calcionow

Ogni allenatore ha le sue tattiche, le sue iniziative, anche un modo personale per caricare la squadra nei pre partita e durante gli allenamenti. Insomma, non c’è una regola precisa, d’altronde sarebbe impossibile vi sia e di certo non esiste una regola scritta né giudicare cosa sia giusto e cosa sbagliato.

Semplicemente ogni tecnico ha i suoi metodi sia per quanto riguarda gli allenamenti che per la gestione del gruppo e spesso il carisma è avulso da queste situazioni, anche se ha la sua incidenza nel guidare una squadra di calcio. Se ci limitiamo al calcio odierno, pensando al miglior tecnico del mondo la mente vola subito a Pep Guardiola.

Coppe a bizzeffe ed un gioco con il Barcellona poi replicato in parte al Manchester City che gli ha permesso di vincere tutto ed entrare nella storia moderna di questo sport. Dal punto di vista della comunicazione, infatti, impossibile non citare Mourinho: le sue conferenze stampa sono spesso veri e propri spettacoli quasi imperdibili.

Arteta e l’idea dei piloti di caccia: lo scopo è ben preciso

Gli allenatori, però, sono spesso protagonisti anche di gesti ed azioni studiate con il chiaro scopo di incentivare il gruppo oppure impartendogli lezioni. Ricordate Ranieri? Al Leicester era vicinissimo alla conquista della Premier League e promise ai suoi calciatori hamburger e patatine – non proprio una dieta da calciatore – in caso di successo. E così accadde.

Più recentemente anche Antonio Conte dopo la vittoria contro la Juve si è esibito in un discorso alla squadra negli spogliatoi con tanto di tre giorni di riposo concesso al gruppo come si è visto nel film “AG4IN” sul quarto scudetto azzurro.

Mikel Arteta pensieroso
Arteta e l’idea dei piloti di caccia: lo scopo è ben preciso (Ansa Foto) – Calcionow

E poi c’è Mikel Arteta, manager dell’Arsenal che punta alla Premier League quest’anno dopo gli investimenti estivi in sede di campagna acquisti. Manager spagnolo cresciuto seguendo gli insegnamenti di Guardiola (era il suo vice prima di diventare capo allenatore), sta dimostrando di essere decisamente estroso nelle sue idee ed iniziative.

L’ultima? Migliorare la comunicazione con i calciatori chiedendo aiuto ai piloti della Royal Air Force britannica. Sì, avete letto bene, proprio i piloti dei caccia. Arteta ha anche spiegato la motivazione della scelta. “Mi metterò in contatto con i piloti degli aerei da caccia britannici per capire come comunicano, perché è una questione di vita o di morte” ha sottolineato.

Sono sicuro che non usino 20 frasi o 20 parole, se ce n’è una sola. Non dire ‘nah, il vento soffia da questa parte, ora devi girare a sinistra’, perché boom, morto. Quindi, sarà una sola parola” ha poi aggiunto.

Quindi di cosa si tratta? Quanto possiamo essere specifici? Quanto possiamo essere chiari? Porteremo i piloti ai nostri allenamenti e diremo loro: ‘Vogliamo che analizziate il nostro processo, tre giorni, come comunichiamo, come lo facciamo in allenamento, come lo facciamo e voglio migliorare in questo“.

Non è certo la prima volta che utilizza questi metodi. In passato Arteta aveva ingaggiato dei borseggiatori per rubare oggetti ai calciatori in una cena di squadra. Lo scopo? Insegnare ai calciatori l’importanza di essere sempre attenti.

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