Pino Insegno è il personaggio televisivo del momento, il suo ritorno in Rai fa discutere ma è anche un grande appassionato di calcio.
L’attore e conduttore ha una fede calcistica mostrata nel corso del tempo con grande passione, è stato spesso protagonista in Serie A. In primo piano, ma anche con ruoli nella storia abbastanza curiosi.
La rivoluzione del servizio pubblico nella prossima stagione televisiva partirà dal cambio dei conduttori, molto discusso nelle ultime settimane. Pino Insegno tornerà dopo anni in Rai, il suo ingresso nel 2024 sta già diventando un argomento che coinvolge, e non poco, quanti si occupano del versante televisivo, ospettano come questa scelta sia, in qualche modo, frutto di amicizie politiche.
Insegno, proprio in una dichiarazione all’Ansa, ha detto come per lui parlano i quarant’anni di carriera e di essere felice per il ritorno in campo televisivo. Il conduttore è stato spesso protagonista anche nel mondo del calcio, non ha mai nascosto il suo tifo calcistico, diventando il padrino del club.
Pino Insegno, un amore calcistico rimasto nel tempo
Il conduttore e attore è sempre stato un tifoso accanito, ha presentato ogni tanto qualche serata in piazza proprio per il club, nonché fatto una capatina negli spogliatoi. Ben più di un semplice sostenitore, quanto un volto che può essere abbinato alla squadra in tutta tranquillità. Pino Insegno è un tifoso della Lazio, un biancoceleste sfegatato spesso protagonista e coinvolto dal club di Claudio Lotito nelle varie iniziative.
Un tifo mai nascosto, non è un caso come sia spesso interpellato sui risultati sportivi del club e sogna di rivedere lo scudetto sulle maglie biancocelesti. Ha vissuto da tifoso proprio le due epoche d’oro, la super squadra di Maestrelli che conquistò il titolo nel 1974, ma anche quella del 2000, composta da stelle internazionali, allenata da Eriksson. Due squadre al quale è rimasto particolarmente legato, non è un caso come ci sia stata amicizia con molti dei protagonisti.
Con la “Premiata Ditta” coinvolse in qualche spettacolo proprio Giorgio Chinaglia, bandiera della prima Lazio scudettata, così come altri protagonisti biancocelesti hanno spesso svolto camei insieme all’attore. Che si fece conoscere, per altro, proprio con un film sul calcio. Nel 1985 uscì “Mezzo destro, mezzo sinistro”, film b-movie che raccontava le vicende della Marchigiana, neopromossa in Serie A. Insegno era allora un giovanissimo centravanti fuoriuscito dalla primavera, il personaggio di Carlo Vacca fu il primo di lunga serie.
