Dopo l’eliminazione dal Mondiale per Club scoppia il caos all’Inter: guai seri per Marotta e Chivu, cosa è successo
Tutto si può dire dell’Inter di questa stagione, meno che abbia raccolto ciò che avrebbe voluto. A pesare, in casa nerazzurra, non solo sono le zero vittorie messe a referto, a livello di titoli, ma anche il modo in cui sono arrivate alcune sconfitte.
Dalla Supercoppa al Mondiale per Club, passando per campionato e Champions, in tutte le manifestazioni l’Inter ha perso non bene, a volte arrivando vicinissima al traguardo, altre gettando al vento tutto ciò che di buono era riuscita a costruire. E tutto questo sta pesando in maniera evidente su un ambiente in totale subbuglio, come dimostrato dal caos degli ultimi giorni.

Per quanto Cristian Chivu sia un allenatore che ha dimostrato, al Parma, di meritare fiducia, di certo non ha scelto di accettare una sfida semplicissima. E lo dimostrano le parole di fuoco che hanno visto per protagonisti Lautaro (con la complicità di Marotta) e Calhanoglu (con l’ausilio, almeno social, di Thuram).
In questo momento nello spogliatoio nerazzurro sembrerebbe esserci una vera frattura, e non sarà semplice per il tecnico rumeno cercare di ricomporla. Così come non sarà semplice per Marotta cercare di rimettere insieme i pezzi di un puzzle che, oggi, sembra molto lontano da quello, ordinato e spettacolare, che era riuscito a costruire durante il quadriennio di Simone Inzaghi.
Chivu e Marotta nei guai, l’Inter è una polveriera: cosa sta succedendo
Della situazione nerazzurra ha parlato, ai microfoni di TMW Radio, l’ex calciatore Massimo Brambati. Dopo aver ammonito Lautaro per un’uscita che, a suo parere, avrebbe dovuto avvenire negli spogliatoi, Brambati ha analizzato la situazione a trecentosessanta gradi, lasciandosi andare a dichiarazioni che non tranquillizzano certo i tifosi.
“Si è ribaltato tutto negli ultimi tempi“, ha spiegato il procuratore: “Sembra un castello di carta, con un po’ di vento cade tutto. Bisognerebbe essere uniti anche nelle difficoltà, non solo nelle vittorie“.

E, se è vero che un’uscita come quella del capitano nerazzurro, forse non sarebbe avvenuta con altri allenatori di maggior personalità, è altrettanto vero che dare troppe colpe a Chivu sarebbe ingeneroso: “Lui è stato chiamato a spegnere un incendio quando la casa è già bruciata“.
A questo punto servirà un cambiamento per cercare di salvare la situazione e rimettere insieme i cocci di un progetto che, al momento, sembra essere quasi del tutto distrutto: “Marotta mi ha un po’ deluso, non pensavo che con un presidente come lui potesse venir fuori tutto questo casino. Solitamente è sempre riuscito a gettare acqua sul fuoco al momento giusto, stavolta no“. Ma ha sicuramente ancora tempo per riuscire a intervenire con forza e ricostruire, dalle macerie, un’Inter ancora più forte.