Dopo il caso plusvalenze della Juventus, il governo ha deciso di prendere dei provvedimenti cambiando tutto.
Occhi puntati sulla Juventus che questa sera sfiderà la Lazio in Coppa Italia. Torneo che per la Vecchia Signora quest’anno può fare più che mai la differenza.
Con il campionato compromesso dopo i 15 punti di penalizzazioni inflitti a causa delle plusvalenze fittizie, e con conseguente allontanamento in classifica dalla zona europea, la coppa nazionale può rivelarsi una scorciatoia per i bianconeri il cui scopo è quello di qualificarsi per una manifestazione continentale.
In caso di passaggio del turno, la formazione di Massimiliano Allegri se la vedrà con l’Inter. Due squadre deluse che hanno però ancora voglia di alzare un trofeo. Nonostante il contraccolpo psicologico, non da poco visto che la penalizzazione ha fatto balzare la Juve dai primissimi posti in classifica al tredicesimo piazzamento, la compagine bianconera ha ancora voglia di dire la sua.
Caso plusvalenze: importanti novità
Naturalmente i discorsi in casa juventina sono ancora piuttosto aperti. La vittoria della Coppa Italia garantirebbe al club l’accesso alla prossima fase a gironi dell’Europa League. Almeno di norma. Visto che nuove sentenze potrebbero persino escludere la Juve dalle prossime competizioni UEFA.
In quel caso a mister Allegri e ai suoi rimarrebbe solo la soddisfazione di aver messo in bacheca un altro trofeo. Nel frattempo, però, il caso plusvalenze si è esteso a macchia d’olio e ha richiesto un intervento diretto da parte del governo.
Appena ieri sera in Parlamento, rivela l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, si è deciso di apportare alcune importanti modifiche con un solo scopo: quello di impedire qualsiasi forma di forzatura. Per evitare un nuovo caso plusvalenze si è deciso di cambiare il sistema di tassazione.
Il governo cambia tutto dopo il caso Juventus
In seguito al caso plusvalenze che ha coinvolto la Juventus, alcune importanti modifiche sono state approvate dal governo. La manovra principale ha riguardato la ripartizione del reddito: ora la plusvalenza può essere rateizzata fino ad un massimo di cinque anni. Così come la sua tassazione.
Un’altra importante modifica riguarda gli scambi di cartellini. Manovra solitamente utilizzata dai club che spesso vedeva i valori dei cartellini gonfiarsi a dismisura. Adesso, tutto ciò che difficilmente quantificabile in termini monetari, non potrà essere rateizzato ma verrà immediatamente tassato. Un buon disincentivo, rivela il quotidiano, ad operazioni esageratamente valutate che non prevedono un flusso di denaro in cassa.
Insomma, un importante segnale politico chiesto proprio dal presidente della FIGC, Gabriele Gravina, appena qualche giorno fa. La speranza è che non si debba più fare i conti con situazioni che screditano i club in primis e in maniera conseguenziale anche l’intero campionato italiano.
