Qatar, dopo i Mondiali le mani su un club storico: i dettagli

Non solo il mercato dei giocatori ed egli allenatori. Nell’ultimo periodo, l’assalto a sodalizi storici del calcio mondiale non conosce pause.

Partendo dalla serie A, basti pensare al Milan che negli ultimi tre anni ha cambiato altrettante proprietà, finendo nelle mani di RedBird, ovvero Jerry Cardinale, sono tanti i sodalizi passati allo “straniero”. Lo stesso dicasi dell’Inter, ora di Steven Zhang, noto imprenditore cinese. L’attuale proprietà nerazzurra il 6 giugno 2016 investì ben 270 milioni, versandoli all’ex presidente, Erick Thoir. Ed ancora la Roma. I giallorossi sono in mani americane dal 15 aprile 2021, quando quello che sarebbe diventato il presidente, Thomas Di Benedetto, da Boston annunciava l’avvenuta firma per il passaggio delle quote.

Ten Hag e Pep Guardiola.
Ten Hag e Pep Guardiola.

La Roma, di fatto in mano a James Pallotta, nel 2020 cambierà ancora padrone, ma sempre restando negli Usa. Dan Friedkin il 9 agosto 2020 diventerà il nuovo proprietario spendendo ben 591 milioni. Infine, sempre parlando di sodalizi storici, Rocco Commisso il 6 giugno 2019, dopo aver tentato la scalata al Milan, fece centro con la Fiorentina, pagandola 170 milioni a Diego Della Valle. Ultimo in ordine cronologico a mutare veste societaria è stato il Genoa. Il Grifone venne ceduto da Enrico Preziosi il 23 settembre 2021 alla 777Partners, titolare di una partecipazione anche nel Siviglia.

Fondi Usa e arabi: assalto alla Premier

Senza tema di smentite, i club più ambiti da fondi arabi e statunitensi restano quelli della Premier League. La possibilità di avere uno stadio di proprietà, la legislazione britannica priva di lacciuoli e soprintendenze di ogni ordine, consente ai titolari di un club del campionato inglese di generare introiti importanti. Parliamo di incassi, solo per i diritti tv, spesso tre volte superiori alla media degli altri tornei nazionali continentali.

Messi, offerta irrinunciabile dopo i Mondiali.
Messi bacia la Coppa del Mondo, momento storico per il Qatar.

L’ultimo esempio di un acquisti miliardario in Premier resta quello del Chelsea. L’ex club di Roman Abramovich il 7 maggio 2022 è stato acquistato dal magnate americano, Todd Bohely. La transazione avvenne per 4,24 miliardi di sterline. L’erede dell’oligarca russo, costretto a cedere a causa dell’invasione russa in Ucraina, possiede anche una quota nei Los Angeles Dodgers. L’ultima frontiera di investitori solvibili arriva dal Qatar, il cui mondiale dello scorso anno forse potrebbe rappresentare il primo passo di una scalata nei salotti dello sport più popolare al mondo.

Qatar: la proposta per acquistare il Manchester United

La coppa alzata da Leo Messi nella finale mondiale vinta contro la Francia è stato uno spot straordinario per il Qatar. Proprio una cordata di imprenditori del paese che ha ospitato la maggior competizione calcistica, stanno tentando di acquistare il Manchester United. Per i Red Devils infatti, scaduto la scorsa settimana il limite per presentare un’offerta d’acquisto alla famiglia Glazer, i potenziali acquirenti sono due. In prima fila resta Jim Ratcliffe, imprenditore bilionario, titolare di Ineos. Gli unici a contrastarlo sarebbero quindi soggetti provenienti dal Qatar.

Acquisto Manchester United: il Qatar si affida alla Bank of America

Secondo quanto riportato da Bloomberg infatti, gli investitori made in Qatar avrebbero scelto come advisor Bank of America. In testa al consorzio qatariota propenso ad acquisire i Red Devils, figura lo sceicco del Qatar, Jassim Bin Hamad JJ Al Thani. Il diretto interessato, presidente della Qatar Islamic Bank, in una recente intervista ha confermato l’interesse, base d’asta 5 miliardi di sterline. «L’offerta prevede di riportare il club ai suoi antichi fasti sia dentro che fuori dal campo e, soprattutto, cercherà di riportare i tifosi al centro del Manchester United Football Club», si legge in un comunicato di Al Thani, così come riportato da calcioefinanza.com.

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