Processo ADL e Lotito, arriva una condanna eccellente

E’ arrivata una sentenza importante per un processo che vedeva tra gli imputati i presidenti Lotito e De Laurentiis. C’è una pena pesante per un noto agente.

Il processo, dibattuto presso il Tribunale di Napoli, alla fine termina con molti sospiri di sollievo per tutti i soggetti rinviati a giudizio. La giustizia, in questo caso, non è andata proprio di corsa. Alcune delle circostanze finite nel mirino dei pm, infatti risalgono addirittura a oltre dieci anni fa.

Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis.
Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis.

Gli inquirenti, in particolare, hanno indagato su alcune trattative di mercato che hanno visto coinvolte diverse società di serie A. Questa volta però, diversamente dal caso Juventus e della ormai famosissima inchiesta Prisma, oggetto delle indagini non sono stato le plusvalenze. Al centro dell’opera dei magistrati il ruolo ricoperto dagli agenti di mercato.

Mercato, agenti con doppio ruolo: i reati contestati

Nel processo conclusosi stamattina Napoli, le contestazioni agli imputati erano veramente tante, spesso di elevato rango. Tra queste, operazioni inesistenti, dichiarazioni infedeli e false fatturazioni. La sensazioni, dopo la lettura del dispositivo, è che la montagna abbia partorito poco più di un topolino.

Moggi jr, condannato per dichiarazione infedele.
Alessandro Moggi.

Come riporta il mattino.it, tutti assolti i principali imputati, tra questi presidenti di quattro club, oltre ad un amministratore delegato, già presidente della Lega Calcio. I giudici del tribunale partenopeo infatti, hanno deciso di condannare un solo imputato, tra l’altro per un reato tra i tanti dei quali era accusato.

Agenti col doppio ruolo: assolti De Laurentiis e Lotito

Il Tribunale di Napoli ha infatti assolto ben quattro presidenti della serie A, due dei quali tra l’altro non più capo dei loro club. Per falso uso di fatture per operazioni inesistenti, nessuna condanna né per Aurelio De Laurentiis (difeso dal penalista Fabio Fulgeri), né per Claudio Lotito (assistito dai penalisti Carlo Di Casola e Gianmichele Gentile). L’accusa, in sostanza, era quella di aver utilizzato gli agenti con una veste diversa da quella loro assegnata. In sostanza, i club avrebbero pagato compensi ai procuratori, quando gli stessi dovrebbero essere al servizio dei giocatori che rappresentano durante una trattativa di mercato. Dalla sentenza letta dal giudice Ciampaglia nessuna condanna anche per Adriano Galliani (durante il procedimento il suo legale è stato Niccolò Ghedini, scomparso il 17 agosto scorso, ndr), Andrea Della Valle, ex presidente della Fiorentina (difeso dall’avvocato Francesco Picca). Salvo anche l’ex proprietario del Chievo,  Luca Campedelli (in aula difeso dai legali Luigi Sena e Daniele Ripamonti).

Dichiarazione infedele: condannato Alessandro Moggi

Il Tribunale di Napoli, come vi abbiamo raccontato, ha individuato un solo reato, attribuibile ad un solo imputato. L’unico condannato risponde al nome di Alessandro Moggi. Per lui 12 mesi (pena sospesa), alla sbarra per il passaggio di Ezequiel Lavezzi al Psg, era il 2012. Moggi è stato condannato per dichirazione infedele; il calciatore argentino, anche lui imputato, si è salvato per sopraggiunta prescrizione. A difendere il fondatore della Gea, in aula c’erano gli avvocati Vanni Cerino e Fabrizio D’Urso. Moggi jr è stato assolto da tutti gli altri capi di imputazione a lui ascritti. «Per quanto riguarda l’operazione Lavezzi, si tratta di una ipotesi diversa rispetto alla quale siamo pronti a formulare il nostro appello», ha anticipato lo stesso Cerino.

 

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