I Carabinieri bloccano il calciomercato: aneddoto clamoroso

Il calciomercato è partito da una settimana e si avvia ad entrare nella sua fase più calda, prima dell’inizio dei ritiri. Un aneddoto clamoroso riguarda proprio il periodo della compravendita dei giocatori.

Quando arriva l’estate, se non ci sono Mondiali o Europei, il calcio giocato riposa prima della ripresa dei vari tornei, prima delle amichevoli precampionato. Quello è il momento in cui i club tentano di rinforzarsi tramite le trattative di calciomercato. In questo periodo i tifosi sognano nomi nuovi in grado di far sognare, immaginano possibili cambiamenti all’interno della propria squadra del cuore.  Una situazione che si ripete ogni estate, ma un giorno tutto si fermò.

Calciomercato italiano. I carabinieri bloccano tutto
I Carabinieri bloccano il calciomercato italiano (Ansa) – calcionow,it

Accadde il 4 luglio del 1978, quando i Carabinieri irruppero a Milano nell’albergo in cui avvenivano le principali trattative del calciomercato italiano, tale intervento fece scalpore all’epoca ma comportò al tempo stesso delle scelte rivoluzionarie per il futuro di questo sport.

Le forze dell’ordine decisero di intervenire per accertare presunte violazioni nelle norme relative a quei mediatori intenti a svolgere pratiche riguardanti il trasferimento dei vari calciatori. Tale decisione venne presa da parte del Pretore Castigliola, il quale presentò un esposto all’Associazione Italiana Calciatori, guidata in quegli anni e per diverso tempo ancora da Sergio Campana.

Occorreva un provvedimento per risolvere la questione e si finì col bloccare addirittura il calciomercato in quel periodo. Ci vollero 10 giorni per sbloccarlo, facendo intervenire a tal proposito anche il Governo, in modo tale da stabilire delle norme a tutela dei calciatori, facendogli ottenere lo status di lavoratori subordinati a tutti gli effetti.

Calciomercato italiano. I carabinieri bloccano tutto
Sergio Campana, ex Presidente AIC: quando i carabinieri fermarono il calciomercato (Ansa) – calcionow,it

Da quel momento in poi ai giocatori di calcio venivano garantite tutele sanitarie non riscontrate in passato e si delineava in modo progressivo la loro attività professionistica. Questo passaggio attese qualche mese, dopo aver varato la legge 367, vennero affrontate numerose tappe prima di arrivare a una soluzione definitiva.

Dal 4 marzo 1981 avvenne il passaggio automatico anche da un punto di vista governativo, essendo varato il disegno in legge dello Stato. Conquiste importanti per i calciatori, anche se poi dal 1995 con la sentenza Bosman vi furono ulteriori cambiamenti nelle condizioni degli stessi professionisti del pallone, tramite norme valevoli a livello internazionale. Ma quel 4 luglio di 45 anni fa il calcio italiano attraversò un cambiamento epocale, tanto da fermare il calciomercato in una fase calda delle trattative.

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