Serie A devastata: la notizia è sconvolgente

Serie A devastata: è arrivata la notizia che tutti speravano che non arrivasse mai. Ecco, di seguito, cosa sta succedendo

Sul filo di lana è stata approvata la legge di bilancio 2024, dunque è stato evitato l’esercizio provvisorio. La maggioranza ha fatto quadrato respingendo, alla Camera, gli oltre 1000 emendamenti presentati dalle opposizioni e così la Manovra, dopo essere stata licenziata senza modifiche e voto di fiducia e dopo l’ok al Senato, è ora legge.

Serie A devastata
Notizia sconcertante: Serie A devastata (LaPresse)-calcionow.it

Il governo e la maggioranza che lo sostiene cantano vittoria per una Manovra che ‘mette al centro le famiglie, il lavoro e le imprese‘, come da commento a caldo della Premier Giorgia Meloni, e che ha il suo provvedimento più importante nel taglio del cuneo fiscale, una misura che vale 10 miliardi di euro, che renderà le retribuzioni medio-basse leggermente più pesanti.

Per contro, le opposizioni in coro contestano i tagli alla sanità, alla scuola, agli asili nido, ai trasporti. Ma a finire sotto la scure è anche la Serie A dal momento che la tanto invocata proroga non è arrivata: una notizia devastante.

Calcagno (AIC): “Il Decreto Crescita è devastante per il calcio italiano”

I club della Serie A devono dire addio (a malincuore) ai benefici fiscali garantiti dal Decreto ‘Crescita’. Inizialmente prevista, la proroga fino al 28 febbraio del 2024 del suddetto Decreto – approvato nel 2019 per favorire il rientro in Italia dei ‘cervelli in fuga’ e di cui hanno usufruito anche i club di Serie A – è stata espunta dall’emendamento ‘Milleproroghe’.

Una vera iattura per il calcio italiano che grazie allo sgravio fiscale garantito dal Decreto ‘Crescita’ – l’applicazione sul reddito dell’aliquota del 25% in luogo del 45% per i lavoratori, italiani e stranieri, residenti all’estero che accettano di spostare la loro residenza in Italia e di mantenerla per almeno due anni – hanno potuto ingaggiare top player stranieri risparmiando un bel po’ di euro. A titolo d’esempio, la Juventus l’estate scorsa ha messo sotto contratto Timothy Weah con uno stipendio di 2 milioni di euro netti che al lordo fanno 2.6 milioni ma che sarebbero stati 3.7 senza la decurtazione fiscale del Decreto ‘Crescita’.

Calcagno Decreto Crescita
Calcagno: “Il Decreto Crescita è devastante per il calcio italiano” (LaPresse)-calcionow.it

Ma proprio in virtù di tale regime fiscale agevolato solo per i calciatori stranieri il Decreto ‘Crescita’ discriminava quelli italiani tanto che Umberto Calcagno, vicepresidente della FIGC e Presidente dell’AIC, il sindacato dei calciatori, nel corso del suo intervento a TvPlay, lo ha bollato come un’ingiustizia in quanto consentiva che “chi proveniva dall’estero pagava un’Irpef diversa’ e pertanto era ‘qualcosa di devastante per il nostro sistema” anche perché penalizzava la Nazionale.

Di tutt’altro avviso Lorenzo Casini, Presidente della Lega di Serie A, per il quale l’abrogazione del Decreto ‘Crescita’ sarà controproducente rispetto al fine dichiarato dai suoi sostenitori,  in particolare il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, cioè la valorizzazione dei vivai: “Questa decisione avrà come unico risultato un esito diametralmente opposto a quello perseguito. La mancata proroga produrrà infatti minore competitività delle squadre, con conseguente riduzione dei ricavi e quindi minori risorse da destinare ai vivai“.

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