“Non è all’altezza”: distrutto dopo 6 mesi

Non si placa il dibattito sui motivi della crisi che ha attanagliato il club campione d’Italia: la sentenza dell’ex suona come un macigno

28 punti in 18 gare di campionato. Poco più della metà della posta disponibile in gioco. Fuori dalla Coppa Italia, e in modo fragoroso, col Frosinone neo promosso che ha passeggiato sulle macerie di una squadra irriconoscibile rifilando addirittura 4 reti agli azzurri al ‘Maradona‘. Il momento complicato (eufemismo) del Napoli prosegue ininterrottamente.

Distrutto dopo appena 6 mesi di lavoro
Acque ancora agitate nel club: arriva la sentenza (LaPresse) – Calcionow.it


Senza che praticamente nulla – né l’esonero di Rudi Garcia, né il ritorno in campo di Victor Osimhen  – sia in grado di arrestare una discesa davvero preoccupante.
La novità degli ultimi giorni, quella immediatamente successiva al deludente pareggio casalingo col Monza, è stata la clamorosa assunzione di responsabilità fatta dal patron Aurelio De Laurentiis. Forse l’ultimo – per una serie di motivi – dal quale ci si potesse aspettare un ‘mea culpa’.

Ma di chi sono le maggiori ‘colpe’ nell’aver distrutto in così poco tempo un giocattolo apparentemente perfetto? Nessuno avrebbe preteso di vedere una squadra dominare in lungo e in largo su tutti i campi d’Italia come fatto lo scorso anno, ma nemmeno arrancare in classifica a  -5 dal quarto posto.

“Non è da Napoli”: il grande ex stronca Meluso

Detto degli errori, da lui stesso ammessi, del presidente, si fanno i conti ora col rendimento deficitario di molti giocatori. Alcuni dei quali arrivati da un mercato estivo non condotto da Cristiano Giuntoli  – per molti il primo artefice dei grandi successi della stagione passata  – ma da Mauro Meluso, il dirigente chiamato a raccoglierne la pesantissima eredità.

Arrivato a Napoli nel 2010, dopo due anni trascorsi nel mitico Liverpool, Andrea Dossena ha appeso gli scarpini al chiodo dal 2017, dedicandosi alla sua nuova carriera di allenatore. Dal 15 giugno del 2023 è il tecnico della Pro Vercelli, uno dei club più storici e antichi del calcio italiano. Intervenuto in diretta ai microfoni di TVPlay, il canale Twitch di Calciomercato.it, l’allenatore ha parlato dei problemi di una piazza che gli è rimasta nel cuore.

Distrutto dopo appena 6 mesi di lavoro
Mauro Meluso, arriva la bordata dell’ex azzurro (LaPresse) – Calcionow.it

“Napoli resta una piazza super passionale, e quando è così hai sicuramente qualcosa in più quando le cose vanno bene, così come quando le cose vanno male, tutto diventa  più amplificato. Il problema di questo Napoli però non è la piazza. Sono i giocatori che vanno in campo, ma il presidente ha avuto un gran peso in questi mesi, come ha ammesso qualche giorno fa”, ha esordito l’ex laterale sinistro.

“De Laurentiis non può fare una scelta dell’allenatore così, come anche i problemi dei vari rinnovi, con lo stesso direttore sportivo Giuntoli mandato via. Il nuovo direttore Meluso è un direttore capace, ma non da Napoli campione d’Italia. Tutte queste cose hanno portato a questa situazione perché il calcio non perdona, e ti valuta settimanalmente”, ha concluso Dossena.

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