Serie A, Spezia-Napoli andava sospesa: Osimhen episodio gravissimo

Quanto accaduto al Picco di La Spezia, nei confronti di Napoli e del Napoli, finirà in mano al giudice sportivo.

Dopo un primo tempo equilibrato, terminato sullo 0-0 ma con una sola squadra in campo, il Napoli nella ripresa ha dilagato, portando a casa la vittoria con un secco 3-0. Successo che rafforza la leadership assoluta degli azzurri nella classifica del massimo campionato.

Osimhen, ora vale oltre 120 milioni.
Osimhen sugli spalti del Picco (Instagram).

Dopo 21 turni infatti, i ragazzi di Luciano Spalletti guidano la classifica a 56 punti, più tredici sull’Inter che ieri ha battuto il Milan nel derby. La squadra di Simone Inzaghi resta, almeno sulla carta, l’unica reale concorrente per il triangolino di stoffa chiamato tricolore. Dietro i nerazzurri infatti, a 40 punti c’è la Roma, abile a superare 2-0 l’Empoli. La Lazio, che alle 18.30 affronta al Bentegodi l’Hellas Verona, vincendo salirebbe a quota 41 punti, issandosi al terzo posto in solitaria.

La Spezia: ennesima vergogna sugli spalti

Detto che la gioia dei tifosi del Napoli per la straordinaria stagione dei propri beniamini difficilmente ne sarà scalfita, ma quanto accaduto ieri sugli spalti del Picco dovrebbe far ragionare su come, purtroppo, il mondo del calcio sia lontano anni luce dalla maturità raggiunte dai sostenitori di altre discipline sportive, in Italia e all’estero.

Osimhen sogno proibito della Premier.
Un’esultanza di Osimhen.

Nello stadio che ospita la squadra allenata da Luca Gotti, dal primo minuto di gioco, è andato in scena il peggio di quanto uno si possa immaginare, quanto di più distante dallo spirito di De Coubertein. Napoli, i suoi tifosi e il più grande di tutti i tempi sono stati insultati con cori e urla che nulla hanno a che fare con la manifestazione di tifo.

A Spezia insulti anche alla memoria di Diego Maradona

L’inciviltà e l’ignoranza, nel senso più deteriore possibile, non hanno patria. I sostenitori dello Spezia, per tutto il match, hanno emesso urla e improperi contro il Vesuvio, il Napoli, senza risparmiare un grande ex come Luciano Spalletti. Espressioni discriminatorie che non possono avera alcuna giustificazione. Offese non solo per i vivi. Espressioni assolutamente da dimenticare sono state “dedicate” anche alla memoria di Diego Armando Maradona. La cosa più grave, a livello disciplinare, è che il direttore di gara, Marco Di Bello, non ha assolutamente percepito la gravità dell’episodio.

La palla passa al giudice sportivo

Il mancato operato dell’arbitro brindisino non è passato inosservato. I cori e gli insulti ai danni del Napoli per Osimhen sono stati chiaramente udibili, quindi tutto l’accaduto verrà girato al giudice sportivo, Gerardo Mastrandrea. In tal senso, potranno essere utilizzati frammenti sia video sia audio. Di Bello infatti, da regolamento, avrebbe dovuto prima far effettuare dei richiami dallo speaker, laddove il provvedimento si fosse rivelato inefficace, il protocollo prevede anche la sospensione della partita, definitiva, con vittoria a tavolino per il Napoli.

Impostazioni privacy