Bianconeri milionari, in arrivo un nuovo sponsor: le cifre sono astronomiche

Gli sponsor nel calcio professionistico possono fare la differenza. Anche questa volta sta accadendo in una delle prime cinque leghe europee.

Come riporta calcioefinanza.com, in vetta alla classifica degli introiti per i brand da maglia, comanda il Real Madrid con 190 i milioni annui ( Adidas 120, Emirates 70). Segue il Manchester United a 161 (Chevrolet 74,1, Adidas 86,9); sul terzo gradino c’è il Barcellona con 160 (Nike e Rakuten).

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ll logo Premier sulla manica (ansa, calcionow)

In Italia, la Juventus a partire dalla stagione 2021-2022, porta a casa 95 milioni (Adidas e Jeep). Distanziata, dati per i contratti siglati dal 2019-2020, segue l’Inter con 36,8 (Nike e Pirelli), quindi il Milan con 24,9 (Emirates e Puma). Per quanto concerne i nerazzurri, come è noto, dalla gara con la Lazio non compare più il marchio DigitalBits per inadempienza contrattuale: il marchio non ha rispettato il contratto per una cifra prossima ai 25 milioni.

Newcastle: arrivano 25 milioni dal nuovo sponsor

La realtà europea che riesce a fatturare di più con il calcio resta la Premier. L’ultima conferma di questa ottima abitudine arriva dal Newcastle. Come scrive The Times, dalla prossima stagione sulle maglie non comparirà più il logo attuale, Fun88, brand che fruttava 8 milioni di sterline a stagione. Secondo il foglio inglese, sulla divisa dei Magpies arriverà un marchio mediorientale che pagherà ben 25 milioni di sterline l’anno, circa 28,4 milioni di euro.

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Callum Wilson, punta del Newcastle (lapresse,

Sempre secondo la stessa fonte, l’ufficialità verrà data allo scadere di questa stagione. Il club e Fun88 infatti hanno trovato un accordo per rescindere il contratto che in realtà terminava nel 2025, vincolo che era stato siglato dalla vecchia proprietà.

Newcastle: una proprietà con infiniti zeri

Il Newcastle come noto ha cambiato padrone all’inizio di ottobre del 2021. A irrompere a gamba tesa è stato il  Public Investment Fund, meglio noto come PIF, dell’Arabia Saudita. Come spiega eurosport.it, la fumata bianca è arrivata dopo che l’Arabia Saudita e beIN Sports hanno trovato un’intesa inerente i diritti tv del Middle East, titoli in mano all’emittente qatariota.

Il PIF ha acquistato la società da Mike Ashley, forte appunto di una dotazione patrimoniale di ben 430 miliardi di euro. Ovvero, il fondo che fa capo a Mohammad bin Salman, principe ereditario della famiglia reale, ha 10 volte la potenza economica dello sceicco Mansour (Emirati Arabi Uniti, padroni del City), addirittura 50 più di Nasser Al Khelaifi (Qatar, proprietari del PSG).

Volgarmente stiamo parlando di un pozzo senza fondo. Intanto, spiega calcioefinanza.com, il Newcastle ha sottolineato come il nuovo accordo commerciale non vìoli le norme del “fair market value” della Premier League. Si tratta di un codice introdotto dalla Premier nel 2021 che dovrebbe limitare l’immissione di liquidità da parte della proprietà, proprio tramite escamotage che riguardano l’uso di sponsor.

Intanto la squadra di Eddie Howe è terza in classifica, entrando in Champions incasserebbe altri 50 milioni di euro. Da aggiungere che il botteghino del St James’ Park ha fruttato altri 39 milioni, 17,5 in più rispetto allo scorso campionato. A chiudere, da quando è entrato, il PIF ha già speso sul mercato 284 milioni, numeri impossibili per la nostra serie A.

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